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giovedì 24 marzo 2011

NUBE RADIOATTIVA

RICEVO E TRASMETTO
La dispersione dei rilasci di radioattività dalla centrale giapponese, sin dall’inizio dell’evento, ha risentito delle traiettorie dei venti che, su larga scala, hanno interessato l’area orientale e nord orientale, verso l’Oceano pacifico e gli Stati Uniti.
Nel loro movimento,le masse d’aria vanno gradualmente depauperandosi del contenuto iniziale di radioattività, per cui si ritiene che quando esse giungeranno in Europa avranno una concentrazione di radioattività estremamente bassa, a livelli tali da risultare difficilmente rilevabile con i normali sistemi di misura, e comunque da ritenersi di assoluta non rilevanza dal punto di vista radiologico.
L’ISPRA, attraverso la rete delle Agenzie Regionali e Provinciali per la protezione dell’ambiente ha comunque da alcuni giorni intensificato il normale monitoraggio della radioattività ambientale e ad oggi non sono state registrate anomalie.
In Italia ad intercettare la nube «sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane». Giancarlo Torri  aggiunge che «a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività né sull'Italia né sull'Europa». «Il valore della nube dipende da quanto materiale radioattivo è uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione è influenzato».
La dose attesa, prosegue Torri, «dovrebbe essere tra 1.000 e 10 mila volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl. Ci aspettiamo valori da 100 a 1.000 milionesimi di bequerel per metro cubo di aria».
Si invitano le SS.LL a rassicurare le famiglie evitando inutili allarmismi e si suggerisce altresì di dare seguito soltanto a comunicati emessi da Agenzie Governative o Regionali (ARPA)
            Cordiali saluti.
Elena

1 commento:

  1. Questa situazione mi stava preoccupando quindi, stamane, pensandovi nelle mie stesse condizioni,ho deciso di farvi cosa gradita pubblicando questo post...
    Elena

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